L’IMC di Cepino compie 90 anni

Nel corso dei mesi scolastici all’Istituto Maria Consolatrice di Cepino (Sant’Omobono Terme) le proposte didattiche per gli studenti sono varie, con l’obiettivo di sviluppare sempre di più le loro competenze nel corso del loro percorso scolastico (e non). Da ottobre a gennaio è stato svolto un lavoro sia in primaria che secondaria, con DIGEDUCATI, grazie alla preziosa collaborazione di Beatrice Invernici.

A settembre l’IMC compirà 90 anni dalla sua fondazione, e il focus di questo progetto è stata propria la ricerca di testimonianze preziose per ricostruire la storia e i cambiamenti nel corso di quasi un secolo. Il primo step è stato quello di pensare in classe quali domande sarebbero state utili per tale ricerca, sono state annotate e successivamente, grazie all’ottima rete creata dagli studenti, sono state sottoposte a chi ha vissuto in qualche modo (da studente, collaboratore, docente, genitore,…) la scuola.

Una volta raccolto una grande mole di risposte, sono state riportate a Beatrice che ha raccolto tutto il materiale, scoprendo dei dettagli del passato che hanno suscitato grande curiosità, specie se paragonati alla vita dei nostri giorni. Beatrice ha spiegato nel laboratorio di informatica dei siti o applicazioni come Canva, utili per creare locandine, scrivere le domande e raccogliere le risposte. Sono stati poi prodotti degli elaborati, come un testo narrativo che raccontasse la storia della scuola, una lettera per dei futuri bambini che frequenteranno la scuola o pagine di diario come se la scuola parlasse al lettore.

Per chiudere il progetto digitale, Beatrice ha tenuto una lezione nelle varie classi spiegando l’utilizzo di applicazioni per presentazioni come Genially, Prezi, PowerPoint, … che torneranno utili nel corso degli anni per le esposizioni, richieste dai docenti, di argomenti da studiare, approfondire e spiegare davanti ai compagni, in modo sempre più accattivante. Beatrice ci ha raccontato l’esperienza alla primaria e di cosa ha già fatto alla secondaria di primo grado: “E’ stata una bellissima esperienza. Il valore interessante di questo lavoro è stato mettere in relazione persone come nonni, genitori, zii o altri che raccontavano ai ragazzi le loro esperienze. Per quanto riguarda la scuola secondaria abbiamo iniziato il progetto parlando delle presentazioni alle classi, dando loro il compito di crearne una con gli strumenti offerti da DigEducati. Poi, abbiamo approfondito per ogni classe una tematica: per esempio, la seconda ha affrontato un progetto sulla sicurezza digitale e le fake news; la terza sta creando un blog dove metteremo tutte le informazioni apprese sotto forma di articoli sulla scuola, per poi creare su vari siti di social network uno scambio, dove le persone che non siamo riusciti a coinvolgere con l’intervista, possono darci informazioni utili per scoprire ciò che hanno vissuto della scuola che i ragazzi frequentano. Ho trovato un ambiente rispettoso e con voglia di proporre ai ragazzi non solo la didattica classica, ma veri e proprio progetti ormai importanti e fondamentali”.

IL PROGETTO CON IL GAL
Le costruzioni in pietra a secco

Torna ad un anno di distanza, invece, il progetto che lega IMC con il GAL Valle Brembana 2020 (Gruppo Azione Locale). Lo scorso anno le referenti avevano portato nella scuola l’affascinante mondo delle piccole botteghe del territorio vallare. Quest’anno un nuovo progetto coinvolgerà gli alunni, P-ART Una pietra sopra l’altra, facendo scoprire loro un elemento caratteristico della Valle Imagna: le costruzioni di pietra a secco. Obiettivo principale è quello di valorizzare un patrimonio storico, cercando di dargli nuova vita, rendendolo un valore aggiunto e identificativo del territorio in cui è immersa la scuola.

La proposta si articola in una prima parte che prevede laboratori tematici in ogni classe (circa 2 ore); la seconda parte nella partecipazione di ciascuna classe ad un concorso sul tema della pietra e del territorio. La parte più “teorica” ha trattato argomenti come la pietra e i suoi significati, il ruolo che essa ha nel territorio in cui si trovano gli alunni, perché è così importante in Valle Imagna (storia, questione della salvaguardia del territorio); si è poi ragionato su come possiamo salvare questo bene prezioso. Infine, le due referenti Emma e Beatrice hanno donato ad ogni studente una piccola pietra da custodire e che dovrà essere protagonista del progetto da presentare al concorso.

Ecco le loro parole a riguardo: “Questo progetto non è stato solo un’opportunità di crescita, formazione e apprendimento, ma anche un’occasione per sviluppare conoscenze e abilità a favore dell’importanza del patrimonio locale, costitutivo dai manufatti in pietra a secco” ha affermato Emma. “Ci siamo interfacciati con bambini e bambine estremante curiosi e interessati, che hanno dimostrato di conoscere il proprio territorio e di voler approfondire anche argomenti specifici e tecnici come questo” ha aggiunto Beatrice.

A fine mese le varie classi realizzeranno i vari filmati o elaborati artistici con protagonista un manufatto in pietra a secco, pronti per essere valutati e giudicati nel concorso GAL “Una pietra per amica”. Il GAL assegnerà poi, ad ogni classe partecipante un bonus per l’acquisto di materiale scolastico. Hanno partecipato al progetto oltre all’IMC di Cepino, gli istituti di Sant’Omobono Terme, Dossena e Olmo al Brembo.

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